Nei giorni scorsi, su molte testate giornalistiche, abbiamo letto che gli insetti potrebbero far parte della nostra quotidiana dieta del futuro. Perchè mai? Pare siano fonte di proteine, vitamine e sali minerali, con un apporto proteico superiore a quello della carne e del pesce. In vari Paesi sono divenuti parte integrante delle abitudini alimentari quotidiane, consumati regolarmente in oltre 1.400 specie. I più comuni insetti da mangiare provengono da quattro gruppi principali: coleotteri; formiche, api e vespe; cavallette e grilli; falene e farfalle. Specialmente allo stato larvale, sono ricchi di lipidi e contengono importanti vitamine e sali minerali. In Tailandia, dove questa settimana la Fao organizza un seminario sulle potenzialità alimentari degli insetti in Asia e nella regione del Pacifico, se ne consumano quasi 200 diverse specie, molte delle quali sono molto ricercati come snacks o come delicatezze. Secondo la Fao sono "molti gli esperti che intravedono negli insetti commestibili un notevole potenziale come opportunità di reddito e d'occupazione per le popolazioni rurali che catturano, allevano, lavorano e vendono gli insetti"; le prospettive del mercato degli insetti possono essere incoraggiate con la promozione e l'adozione di moderne tecnologie alimentari per gli insetti che venduti vivi, essiccati, affumicati, arrostiti o trattati in altro modo. Se dunque volete soddisfare questa curiosità culinaria, da questo sito potete acquistare i vermi del bambù, scorpioni in salsa barbeque, uova di formiche giganti e grilli con uova, essiccati e messi sotto vuoto . Buon appetito.
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